Incontro dibattito con gli studenti del “Galilei – Di Palo”, con il Cpt Salerno e l’Inail del 21 marzo

26 Marzo 2024
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Favorire momenti di riflessione per promuovere la cultura della prevenzione dei rischi fin dall’età scolare sul tema della Salute e della Sicurezza negli ambienti di vita e sul lavoro: è stata questa la finalità dell’incontro dibattito con gli studenti del “Galilei – Di Palo”, con il Cpt Salerno e l’Inail lo scorso 21 marzo.

Al dibattito hanno preso parte: Emiliano Barbuto Dirigente IIS “Galilei-Di Palo” Salerno, Grazia Memmolo Direttore INAIL Salerno, Antonio Avallone Presidente CPT Salerno, Luca Daniele Vice Presidente CPT Salerno, Maria Rosaria Agosto CPT Salerno, Sonia Grande Tecnico CPT Salerno, Sergio Sinopoli CTSS INAIL Regionale e Vito Troisi Direttore CPT Salerno.

Una mattinata ricca di spunti caratterizzata dalla attiva partecipazione degli studenti che hanno visitato, già ad inizio giornata, il camper INAIL attrezzato ad aula formativa itinerante, nel piazzale della scuola guidati dai tecnici del CPT: Sonia Grande, Ciro Picariello e Carmine Carbone.

Ad aprire i lavori il Dirigente scolastico Emiliano Barbuto che ha sottolineato: “La sicurezza è proprio nel curriculum di questa scuola. È un onore per noi ospitare questa iniziativa, il camper che sin dal suo arrivo ha catturato l’attenzione e la curiosità degli studenti” Proprio rispetto al camper INAIL il Direttore CPT Troisi ha aggiunto: “Volendo adoperare un termine strettamente legato all’ambito tecnico i ragazzi sono i futuri stakeholder. Il camper è una modalità un po’ diversa per trattare il tema della sicurezza, stimolante e interattiva, ringrazio INAIL per questo. La formazione è uno strumento necessario che dà la capacità di riconoscere il pericolo così da evitare il rischio”

Toccante l’intervento del Direttore INAIL Memmolo che ha raccontato ai ragazzi l’iniziativa tenutasi il 19 marzo in Piazza del Popolo in ricordo degli oltre mille morti sul lavoro del 2023 “ 1041 bare a significare i morti che ci sono stati nel 2023. Lo scenario era raccapricciante, un silenzio tombale e la piazza piena di queste bare. Quindi requiem sui diritti perché 1041 persone, donne e uomini, l’anno scorso non sono rientrati a casa, non hanno potuto vivere la propria vita, e questo fa alzare alto il grido di protesta delle organizzazioni sindacali che si occupano della tutela dei lavoratori ed è un forte monito alle istituzioni e alla politica a cercare di interferire con questo fenomeno che ormai viene definito con un ossimoro: emergenza strutturale. Un’emergenza non può essere strutturale perché è confinata in un tempo dato ed è contrastata in questo tempo da chi deve intervenire poiché non si verifichi più – ed ha sottolineato – per tale fenomeno purtroppo non si verifica questo processo di inizio e fine”.

“Il CPT è un organismo paritetico bilaterale territoriale del settore delle costruzioni – Ha spiegato dopo i saluti, il Presidente Avallone – All’interno di esso sono rappresentate le parti sociali ovvero i datori di lavoro e gli operai. Noi facciamo consulenza alle imprese e formazione agli operai per tutto ciò che concerne la sicurezza. Se continuiamo a non far capire che la sicurezza deve essere una ispirazione presente da quando si aprono gli occhi al mattino a quando si ritorna la sera a letto non riusciamo a farla diventare di routine. Dobbiamo con l’aiuto di tutti e anche con l’ausilio di manifestazioni come quella odierna far capire ai giovani che lavorare in sicurezza consente di lavorare anche meno poiché innesca procedure che rendono meno faticoso il lavoro stesso e al contempo con la garanzia di ritornare incolumi a casa”

Uno spunto per incentivare le imprese ad essere attente alla tematica della sicurezza è scaturito dall’intervento del Vice Presidente CPT e segretario provinciale Fillea Cgil di Salerno Luca Daniele: “ Iniziative come queste sono lodevoli specialmente nei giovani e soprattutto negli istituti tecnici che domani ci restituiranno i futuri attori dell’edilizia – ed ha poi aggiunto – Bisogna privilegiare percorsi di premialità per quelle imprese virtuose in ambito degli appalti così da incentivarle e contrastare comportamenti inadeguati che mettono a rischio la vita dei lavoratori. Purtroppo nonostante le iniziative continuano a verificarsi gli infortuni sul lavoro. Bisogna continuare a lavorare per arginare questo fenomeno”

Un’esortazione per i ragazzi ad adottare comportamenti corretti nel lavoro come nella vita di tutti i giorni è arrivata dalle parole del Console dei Maestri del Lavoro Terranova: “Da diversi anni portiamo avanti il discorso della prevenzione e della sicurezza. I maestri del lavoro provengono da diverse esperienze. La sicurezza non solo negli ambienti di lavoro ma anche nelle scuole e nella vita per vivere meglio. Comportatevi in un certo modo per agire in sicurezza. Se posso usare una metafora per spiegarvi meglio: Passate la strada della vita solo con il verde!”

A concentrare l’attenzione della platea su fondamentali statistiche e dati, il CTSS INAIL Regionale Sinopoli che, oltre ad analizzare in tema di Sicurezza cosa è accaduto da un punto di vista normativo che ha avuto una evoluzione legislativa molto significativa dal 1955 al 2008 attraverso due norme fondamentali quali il D. Lgs. 626/94 e il D. Lgs. 81/08, ha anche raccontato ai ragazzi gli albori del progetto legato al Camper Itinerante: “ Questa iniziativa oggi vive la sua seconda edizione poiché già sette anni fa iniziammo a girare con il camper per divulgare l’importanza della sicurezza nei cantieri. Oggi sicuramente questa iniziativa pionieristica ha visto la sua evoluzione, riguarda tutte e cinque le province e si avvale di tecnici di notevole valore che operano in collaborazione con il CPT – Ha poi continuato Sinopoli – Il camper è una iniziativa che mi ha entusiasmato moltissimo perché insieme ad altri colleghi che partecipano a questa attività abbiamo constatato che c’è interesse ed il passaparola non è poco. Per esempio, anche quando ci fermiamo in un’area di servizio con questo camper c’è sempre qualcuno incuriosito e questo suscita momenti di riflessione e opportunità proprio sulla tematica legata alla sicurezza che esso veicola”

I ragazzi sono stati poi “catapultati” in un palco virtuale grazie alla simulazione di un infortunio realmente accaduto. Una rappresentanza degli alunni infatti, ha recitato, copione alla mano, uno dei tragici incidenti mortali, realmente accaduto, che ogni giorno si verificano sui cantieri purtroppo per l’imperizia e la scarsa formazione sulla tematica della sicurezza. A guidarli in questo role play è stata Maria Rosaria Agosto del CPT che al termine della simulazione rivolgendosi ai giovani ha detto: “Concludo il mio intervento con una frase di George Bernard Shaw su cui spero voi riflettiate e facciate frutto. Questa frase recita: Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”

Successivamente i ragazzi hanno visto attraverso le immagini scattate sul campo dal Tecnico CPT Sonia Grande quanti incidenti si verificano per scarsa consapevolezza delle norme che si devono attuare in un cantiere come il montaggio errato di una impalcatura o di un parapetto. “Spesso c’è il Superman dell’impresa che ha la percezione che la sua esperienza non gli faccia capitare nulla – ha spiegato l’Architetto Grande – ma è la cosa più sbagliata che si possa pensare. Noi tecnici andiamo nei cantieri e supportiamo le aziende affinché vengano adottate le giuste misure in termini di sicurezza per scongiurare dal più lieve infortunio a quelli che possono trasformarsi in tragedie mortali. Purtroppo ad oggi molto spesso, non c’è la “consapevolezza” ovvero la capacità del formatore di trasmettere in maniera intima una sensibilità sul tema della sicurezza che è il cardine fondamentale che va ben oltre i soli adempimenti cartacei”
Al termine del dibattito i ragazzi hanno posto alcune domande ai relatori che anche attraverso esempi pratici, grazie all’intervento del tecnico CPT Picariello, hanno sperimentato che i pericoli e la scarsa informazione per affrontarli sono sempre dietro l’angolo.